IL PICCOLISSIMO
Giornale tirato in 40.000 copie, destinato ai ragazzi del Lazio ai quali veniva distribuito gratuitamente e pubblicato con i proventi di una pubblica sottoscrizione. Era edito dalla sezione propaganda del Comitato laziale dell’Unione Insegnanti Italiani e dalla Biblioteca giuridica della R. Università di Roma per illustrare “le sacrosante ragioni della nostra guerra”.
Era stampato presso l’Officina Poligrafica Italiana di Roma, Gerente Responsabile E. Fratoni. Alla fine del 1917 scompaiono sottotitolo e Biblioteca Giuridica.
Il giornale uscì fino al 1919 senza una regolare cadenza. Diretto dal Prof. Pietro Fedele dell’Università di Roma, ebbe tra i redattori Francesco Acerbi, Eloisa Battisti, Giovanni Cena, Giuseppe Zucca, Angelo Silvio Novaro, Alessandro Marcucci, Romualdo Pantini, Luigi Pietrobono, Carla Cadorna e come disegnatore Duilio Cambellotti.
Rivolgendosi specialmente ai ragazzi, esso poteva essere utile pure ai grandi: << Cari ragazzi, - esorta – leggete il giornalino ad alta voce, la sera, in casa, alla mamma, ai nonni, fatevi spiegare quello che non capite bene >>. E si prestò al suo pubblico infantile con queste parole:
<< Cari ragazzi, ecco il nostro giornalino di guerra >>